Per chi visita per la prima volta Perugia si presenta l’opportunità di conoscere una città che è rappresentativa di molti centri italiani di media dimensione, in cui la qualità della vita è alta e la bellezza del territorio unica. Perugia sorge su un colle da cui si domina la valle del Tevere e le sue origini si devono agli Etruschi, cui sono seguiti i Romani e la dominazione dello Stato Pontificio fino all’Unità d’Italia.

Il gioiello di cui a città va più fiera è la maestosa Fontana Maggiore nella piazza principale tra il Palazzo dei Priori e la Cattedrale di San Lorenzo. L’arrivo dell’acqua in una città che sorge sulla cima di un colle è stato un evento giustamente celebrato con la costruzione di questa fontana verso la fine del Duecento. E’ composta da due vasche in marmo decorate con lastroni con bassorilievi e statue di Nicola e Giovanni Pisano. Quest’opera è una delle più belle fontane in Italia e si trova nella piazza più importante della città.

Su un lato di questa piazza si trova il Palazzo dei Priori, anch’ esso costruito nel Duecento. E’ la costruzione più importante del periodo comunale: lo stile gotico e la pietra chiara, la semplicità delle linee, ma allo stesso tempo la sua grandezza, ne fanno il più importante edificio della città. La facciata è rivolta verso Piazza IV mentre un lato di estende lungo buona parte di Corso Vannucci, la via principale dedicata al famoso ‘Perugino’. Oggi è la sede del municipio della città ma anche del Museo Nazionale Dell’Umbria.

Di fronte alla facciata del Palazzo dei Priori si trova la Cattedrale di San Lorenzo, costruita nel Trecento sulla base della precedente chiesa. Un lato della cattedrale si affaccia sulla piazza principale e presenta una loggia, i resti di un muro romano e, proseguendo lungo il perimetro esterno, il pulpito da cui predicò anche San Bernardino da Siena. Questa mancanza di omogeneità è il maggiore pregio della cattedrale, la cui facciata è invece molto semplice e di trova su Piazza Danti. L’interno è stato rifatto in stile barocco e contiene una pala molto importante di Federico Barocci, La deposizione della croce.

Camminando nella parte alta della città si incontrano scorci unici senza bisogno di cercarli, ma semplicemente lasciandosi portare dal fascino dalle stradine intricate che somigliano ad un labirinto. Infatti tutto intorno alla piazza e alla via principale si sviluppano vicoli ripidissimi e scale che collegano ogni parte del centro storico. Tra questi vicoli si scoprono chiesette medievali tra negozi di artigianato, piccoli ristoranti e fontane rinascimentali. A bilanciare il peso delle abitazioni, che sembrano a volte poggiare sul nulla, sono stati costruiti dei grandi archi in pietra che vanno da una casa all’altra, sospesi in aria tra lo stupore del visitatore ignaro.

Per scendere alla base del colle su cui sorge Perugia si può utilizzare l’autobus oppure utilizzare le più affascinanti scale mobili che possa capitare di vedere. Infatti sono state realizzate all’interno della Rocca Paolina, una fortezza costruita a metà del Cinquecento. Per dare l’idea della grandiosità di quest’opera basti pensare che un intero quartiere della città venne distrutto per costruire questa fortezza, di cui oggi resta comunque ben poco. Infatti la maggior parte della costruzione venne demolita dopo lUnità d’Italia, ma ciò che è rimasto è comunque moltissimo. E’ una vera e propria città sotterranea dove si trovano musei e vengono organizzati spettacoli negli affascinati spazi ricavati dagli antichi cunicoli della fortezza. Parte di questo percorso viene attraversato quotidianamente dai Perugini che scendono verso la città bassa con le scale mobili che sono state sistemate all’interno della rocca.

Perugia ha una vita notturna piacevole e tutta incentrata sul suo centro storico. La sua vivacità si deve al fatto che è sede della più importante università per stranieri in Italia, si stima che siano circa 35.000 i ragazzi da tutto il mondo che vivono in città. Le manifestazioni più importanti che qui si svolgono sono Umbria Jazz, tra le più importanti al mondo di questo genere. Si svolge in luglio ed ha in cartellone da sempre i migliori musicisti della scena internazionale. I più golosi non possono perdersi invece Eurochocolate, la manifestazione più importante in Europa di produttori (ma soprattutto consumatori) di cioccolato, il vizio più a portata di mano che esista al mondo!

Spoleto

A poco meno di un’ora di treno a sud di Perugia si trova Spoleto. La città si sviluppa attorno al colle di sant’Elia e le sue origini sono antichissime. In epoca romana fu un municipio sempre fedele a Roma, che ricambiò la fiducia facendola diventare un centro importante. Si possono visitare oggi i resti del teatro romano che si sviluppa sul lato del colle cittadino e vari altri reperti riportati alla luce. Le conquiste successive da parte di Longobardi e Franchi hanno lasciato tracce evidenti, sebbene le modifiche più imponenti alla struttura di Spoleto siano arrivate con la dominazione pontificia. Infatti la città si trovava in una posizione strategica per la difesa dello stato papale e ciò ha determinato la sua fortuna ma ha causato anche molti problemi, poiché è stata conquistata più volte da eserciti nemici. A metà del 1300 il cardinale Egidio Albornoz per fare di Spoleto la rocca più munita decise la costruzione della Rocca detta Albornoziana. La sua sagoma imponente domina ancora oggi dall’alto del colle: è una costruzione semplice e di pietra chiara, ma proprio questa semplicità ne aumenta il fascino.

Per salire alla parte alta della città conviene prendere l’autobus fuori dalla stazione, dove si entra subito in contatto con l’arte poiché nel piazzale antistante si trova una grande scultura di Calder. L’autobus porta alla parte alta della città seguendo per lunghi tratti le mura di età medievale entro le quali era racchiusa la città. Il punto di partenza migliore per la visita è piazza del Mercato. Su questa piazza si trova ancora una volta una fontana inserita in una costruzione importante, poiché l’arrivo dell’acqua in questi centri è sempre celebrato grandiosamente. L’acqua della fontana sgorga da un edificio su cui si trova anche l’orologio della piazza. Questa costruzione è della metà del 1700 e colpisce ancora oggi per la sua imponenza, occupa infatti un lato della piazza. A poca distanza si trova l’Arco di Druso, una delle entrate al foro di epoca romana.

Il duomo di Spoleto si trova su una delle strade che salgono verso la rocca. Il duomo si affaccia sull’omonima piazza ed è stato costruito sopra una edificio precedente distrutto da Federico Barbarossa. Per la sua ricostruzione nel XII secolo sono state utilizzate parte delle pietre del teatro romano, che ne ha risentito parecchio. La facciata ha un portico nella parte bassa, mentre il resto è unico nel suo genere, poiché contiene otto piccoli rosoni, da cui entra la luce all’interno, ed un mosaico del Duecento nella parte centrale. L’interno del duomo è stato rifatto nel Seicento, ma conserva un affresco di filippino Lippi del Quattrocento e un altro di Pinturicchio in una cappella laterale. Il pavimento è invece di epoca romana.

Poco distante dal duomo si trova una villa romana, una splendida residenza che sorge sotto il palazzo del comune. La villa era la casa di un personaggio importante, si è pensato anche alla madre dell’imperatore Vespasiano, perché è finemente decorata. Si è conservato quasi per intero il pavimento a mosaico bianco e nero (non ci sono mosaici colorati di età romana in Umbria) e anche alcuni affreschi alle pareti.

Prima di salire alla rocca conviene prendere un sentiero che conduce al versante opposto del colle di Sant’Elia, dove si trova il monumento simbolo di Spoleto, il Ponte delle Torri. Si tratta di un acquedotto di cui non è ancora chiara l’epoca in cui fu costruito, se dai Romani, che forse lo cominciarono con dimensioni ridotte rispetto alle attuali, dai Longobardi oppure in epoca ancora successiva. Il ponte è alto 90 metri e lungo più di 230 e collega il colle di sant’Elia con Monteluco. La bellezza di questo ponte è stata ammirata anche da Ghoete durante il suo viaggio Italia.

Salendo infine alla Rocca Albornoziana si domina non solo l’interva valle umbra e la città, ma si accede anche al più importante edificio di Spoleto. La rocca è composta da sei torri monumentali poste agli angoli di due cortili interni, di cui quello più basso è rivolto verso la città. Questo edificio, oggi restaurato e visitabile, è stato fino al 1982 un carcere e ciò ha causato non pochi problemi alla conservazione degli affreschi interni. Si dice che ci siano due gallerie sotterranee, mai scoperte però, che collegano la rocca con il centro della città. Secondo la leggenda Lucrezia Borgia, che fu governatrice di Spoleto, utilizzava queste gallerie per incontrare i suoi amanti.