Chi arriva a Parigi per la prima volta rimane invariabilmente colpito dallo splendore e l’eleganza delle sue architetture e la luce di quella che è chiamata la Ville Lumière. Si capisce perfettamente l’origine di questa definizione se si ammira la città dall’alto: i venti del nord spazzano la città e fanno risaltare il bianco degli edifici, il grigio dei tetti d’ardesia ed il verde dei numerosi parchi. Sono questi i colori dominanti di Parigi.

La Senna attraversa la città da est verso ovest e, per i più romantici, un viaggio in bateau-mouche è d’obbligo. Salendo su questi barconi si può ammirare in pochi minuti il meglio della città senza il fastidio del traffico, che comunque non congestiona la città come invece accade altrove. La storia millenaria della città ed il suo passato grandioso rendono forse pretenzioso pensare di descrivere in poche righe questa città, ma si cercherà di dare almeno conto di ciò che bisogna sapere per poter apprezzare al meglio la città.

Il suo nome deriva dal popolo dei Parisi, che abitavano nell’Ile de la Cité fin da tempi antichissimi. Quando il territorio passò sotto i Romani, il nome della città divenne Lutetia. Il dominio romano durò alcuni secoli e permise alla città di ingrandirsi, poiché grazie alla sua posizione fungeva da avamposto contro i barbari provenienti da oltre il Reno. Dopo la conquista del territorio da parte dei Franchi la città divenne la capitale del loro regno e segnò l’inizio della rinascita economica e culturale, mentre durante il regno dei Carolingi l’importanza della città diminuì in favore di altre capitali. Nel periodo medioevale il suo sviluppo era già nettamente segnato: nell’Ile de la Cité si concentrava il potere spirituale, sulla riva destra della Senna si sviluppò la Ville, centro economico, mentre sulla riva sinistra si situò l’università. In quegli anni erano già state costruite Notre Dame e la fortezza del Louvre.

Nel XIV secolo la città decadde poiché i sovrani preferirono stabilire le proprie residenze sui castelli lungo la Loira, dove tutt’ora si possono ammirare. Fu solo all’inizio del 1500 che le fortune della città cominciarono a cambiare, poiché la residenza ufficiale dei re di Francia divenne il Louvre, fatto ricostruire da Francesco I. I suoi successori continuarono l’opera di abbellimento della città con la costruzione di splendidi palazzi in stile rinascimentale, del celebre Pont-Neuf e di Place Royal. Ed è attorno a questa piazza, oggi Place des Vosges, che si sviluppò il Marais, originariamente zona paludosa (da cui il nome) che godette di buona fama fino a quando le famiglie aristocratiche cominciarono ad affollare il fabourg Saint-Germain sulla riva sinistra della Senna. A partire dal 1600 la città conobbe una grande trasformazione architettonica che ne esaltò la magnificenza e la vocazione di città aperta. Furono abbattute le mura cittadine, creati i grand boulevard e sistemato l’ingresso in città da nord-ovest con la creazione degli Champs-élisées.

La città che vediamo oggi è però il frutto di Napoleone III e del barone Haussmann che a partire dal 1850 fecero piazza pulita della Parigi medievale, rasero al suolo il centro cittadino e riorganizzarono interamente il tessuto urbano. Nello spazio creato vennero stabiliti i boulevard che si diramavano a stella dalle grandi piazze cittadine. Venne stabilita l’altezza massima degli edifici che dovevano avere tetti di ardesia e le balaustre in ferro alle finestre. Questi palazzi si trovano tutt’oggi nei quartieri centrali di Parigi e rendono unica la città. Gli interventi successivi sono concentrati in altre zone e va ricordato in particolar modo la costruzione del monumento simbolo di Parigi, la Tour Eiffel, costruita nel 1889 per celebrare i 100 anni rivoluzione. Di inizio Novecento sono il Grand e Petit Palais ed il ponte Alexandre III.

Parigi non è però una città-museo, ma una metropoli attiva e lo ha dimostrato in anni recenti con la costruzione di importati opere, tanto imponenti quanto quelle del passato. Ne sono un esempio il quartiere della Défence, il grande centro d’affari che sorge a nord della città. Ma vanno anche ricordati il Musée d’Orsay, il Centre Pompidou e la Grande Bibliotèque de France.

La città è divisa in 20 distretti (arrondissement), numerati a partire dal centro della città. I primi otto distretti sono quelli storici e sono caratterizzati da pittoreschi viali immersi in un’atmosfera d’altri tempi. La Senna stabilisce invece la distinzione tra Rive Gauche e Rive Droite. Ogni distretto è quasi una città a sé stante e vanta monumenti degni di nota. Vale la pena individuare questi siti per arrondissement:

1 Arr. E’ il vero e proprio cuore della città e vi ha sede il museo del Louvre, già palazzo reale. La sua costruzione è fastosa come nella migliore tradizione francese, ma allo stesso tempo moderna. Infatti nella corte centrale del palazzo è stata realizzata negli anni Ottanta la celebre piramide di vetro che funge da entrata al museo. La collezione di opera d’arte che vi possono ammirare è sterminata, sia per quantità sia per qualità. Dalle collezioni d’arte egiziana, greca, romana, medievale e moderna il museo offre una panoramica completa di quanto è stato realizzato nel corso della civiltà in ambito artistico. Tra le opere vanno almeno menzionate la Nike di Samotracia, la Venere di Milo, la Gioconda di Leonardo ed una serie di grandi dipinti di David. I giardini delle Tuileries si trovano vicino al Louvre e sorgono nel luogo dove si trovava il medesimo castello, distrutto nel 1870. Oggi sono uno dei parchi più grandi ed antichi di Parigi. Fatti costruire per volere di Caterina De’ Medici come giardini all’italiana sono stati successivamente modificati nel loro aspetto attuale.

3 Arr. Al suo interno si trova il Marais, la zona più vivace della città per le sue stradine di aspetto ancora medievale. La zona era inizialmente una palude, da cui prende il nome, ed è diventata col tempo il rifugio di artisti e personalità eccentriche. E’ in questa zone che si trova inoltre l’antico ghetto ebraico e dunque è ricca di botteghe, piccole librerie e ristoranti etnici. Per questa ragione è ancor oggi uno dei quartieri più alla moda ed è prevalentemente residenziale. Vi si trova il Musée Carnavalet, dove è raccontata la storia della città.

4 Arr. Vi si trova uno dei simboli della città: Notre Dame, le cui guglie gotiche si specchiano sull’acqua della Senna. La cattedrale si trova sull’Ile de la Cité, piccola isola che è il cuore della città. La sua costruzione cominciò nel XII secolo ed è rimasta la stessa da cinque secoli a questa parte. Al suo interno si possono ammirare al meglio le vetrate colorate che, nei giorni di sole, regalano un’atmosfera suggestiva per i colori che proiettano sulle navate. Sempre in questo quartiere si trova l’Hotel de Ville, il municipio della città, che venne progettato da un architetto italiano. Bruciato dalla folla durante la rivoluzione venne ricostruito mantenendo l’originale facciata rinascimentale.

I giardini di Place de Vosges, già Place Royal, sono rimasti invariati fin dalla loro creazione. La piazza venne creata su volere di Enrico IV, il cui figlio Luigi XIII è rappresentato a cavallo nella statua al centro della piazza. Fu la prima piazza reale ad essere istituita e la sua sistemazione comprendeva anche la costruzione dei palazzi intorno ai giardini. Uno degli aspetti che rendono Parigi una grande capitale è stata la capacità di inserire grandi edifici di architettura moderna tra quelli più classici. Ne è un esempio il Centre Pompidou o Beaubourg, costruito alla fine degli anni Settanta. La sua struttura moderna in acciaio raccoglie la più grande collezione francese d’arte e cultura contemporanea, che invade anche gli spazi circostanti e rende la zona colorata e unica.

5 Arr. Sulla Rive Gauche si trova il Quartiere latino che è il sito originale del periodo romano. Al suo interno si possono ammirare gli edifici dell’Università della Sorbona, la più celebre di Francia. La zona è famosa anche perché ha mantenuto il suo intrico di strade, dove nel Maggio del ’68 è nata la rivolta degli studenti che è poi dilagata in tutto il mondo. Ancor oggi l’aria che si respira da questa parte della Senna è particolarmente frizzante e il quartiere è ricco cinema, teatri e locali frequentati da studenti, ma anche dai turisti. A poca distanza si trova il Pantheon, il grandioso monumento che ospita le spoglie dei francesi che hanno fatto grande la storia del loro paese attraverso la loro opera. Vi sono sepolti Voltaire e Rousseau, Dumas, Victor Hugo ed Emile Zola, solo per fare alcuni nomi. In zona si può visitare l’Institut du Monde Arabe con la sua facciata moderna interamente ricoperta di diaframmi del tutto simili a quelli usati per le macchine fotografiche. In questo modo non solo la facciata riprende i motivi decorativi della cultura araba, ma cambia aspetto in ogni momento della giornata a seconda dell’esposizione al sole.

6 Arr. L’abbazia di Saint-Germains-Des-Près è al centro dell’omonimo quartiere e riuniva come centro ideale una comunità di scrittori ed artisti. Oggi la zona è una delle più esclusive della città proprio grazie al prestigio derivato dal ruolo culturale che ebbe nel secondo dopoguerra. E’ qui infatti che si riunivano filosofi come Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir, cantanti ed artisti. I loro incontri informali si svolgevano ai tavolini del Café de Flore o ai Deux Magots, che sono considerati oggi dei veri e propri luoghi di culto.

I giardini di Lussemburgo sono stati costruiti anch’essi per volontà di Maria de’ Medici e si trovano nei pressi della sede del Senato francese, che è il palazzo dove visse la regina. Sono uno dei luoghi preferiti dai parigini per passeggiare e i suoi viali alberati, le fontane e le statue che lo decorano lo rendono un parco molto tranquillo pur essendo nel centro della città.

7 Arr. Sulle rive della Senna sorge la Tour Eiffel, simbolo non solo di Parigi, ma dell’intera Francia. La sua struttura in acciaio l’ha resa inconfondibile e può essere ammirata da ogni angolo della città. Sorge vicino al Campo di Marte creando una prospettiva grandiosa insieme al complesso del Trocadero. La sua altezza supera i 300 metri ed è visitabile, garantendo una vista mozzafiato sulla città.

Altro edificio di grande interesse è l’Hotel des Invalides, che venne creato per dare rifugio ai soldati che avevo combattuto per la loro nazione. Oggi ospita al suo interno numerosi musei ed il monumento funebre a Napoleone. Da non mancare è il Musée D’Orsay, museo d’arte impressionista e post-impressionista . La caratteristica che lo rende speciale è che il museo è stato ricavato da una delle vecchie stazioni dei treni di Parigi e perciò lo spazio delle sale è del tutto particolare.

8 Arr. E’ uno dei più grandi quartieri della città ed è famoso per la grandiosità delle sue piazze, prima tra tutte place de l’Etoile, al centro della quale si trova l’Arco di Trionfo. La piazza è il centro da cui partono i grandi boulevard, il più famoso è dei quali è certamente quello degli Champs Elisées. In questa parte della città è evidente la modifica realizzata nell’Ottocento con lo scopo di rendere grandiosa la scenografia della città. Infatti nella stessa zone sono stati costruiti successivamente il Grand e Petit Palais ed il ponte intitolato ad Alessandro III. Il ponte è dell’inizio del Novecento ed è famoso per le statue dorate che adornano le sue colonne.

10 Arr. Vi si trova parte del Canal Saint-Martin, un canale costruito inizialmente per portare acqua potabile in città, che ora offre degli scorci pittoreschi di una Parigi d’altri tempi. Vale la pena ricordarlo poiché compare in molti dipinti di pittori impressionisti, affascinati dalla vitalità che circondava la zona.

11 Arr. Place de la Bastille è il luogo dove sorgeva la celebre fortezza, da dove ebbe inizio la Rivoluzione nel 1789. Ora che l’edificio è scomparso è rimasta a ricordo la grande piazza che ha al centro una colonna celebrativa. Tuttavia la colonna non è stata eretta per celebrare la rivoluzione, ma le ‘tre giornate gloriose’ del 1830, quando il popolo insorse contro il re ed impose sul trono una nuova dinastia.

18 Arr. La Butte Montmartre si trova in questo quartiere a nord di Parigi e dalla sua sommità si domina una vista meravigliosa sulla città. Vi si arriva camminando lungo i sentieri che portano fino alla basilica bianca del Sacre Coeur. Questo edificio dalle forme leggermente arabeggianti fu costruito alla fine dell’Ottocento ed è famoso anche poiché si può vedere da ogni angolo della città. Questo quartiere è quello più bohemienne ed i racconti sul suo passato di follie si possono sentire ancora girando per le sue stradine. I locali dove artisti come Picasso, Braque, Modigliani erano soliti andare sono tutti in questa zona ed il più famoso è Le Lapin Agile, che prese il nome dal disegno di un coniglio sulla facciata dell’edificio.

20 Arr. Nel ventesimo quartiere, nella parte est della città, si trova il Père Lachaise, il cimitero più grande di Parigi, dove sono sepolte molte personalità della storia francese ed internazionale. La sua popolarità è pari a quella dei grandi monumenti e vi affluiscono ogni anno migliaia di visitatori, attirati non solo dall’atmosfera straniante del luogo, ma anche dalle tombe di personaggi celebri che qui sono sepolti: da Edith Piaf a Marcel Proust, Oscar Wilde e Maria Callas. Tra questi forse il personaggio che desta più scalpore tra i visitatori è Jim Morrison, sulla cui tomba ogni anno arrivano migliaia di fan da ogni parte del mondo.

A circa 20 km a Sud-Ovest di Parigi si trova la più sfarzosa reggia che un re si sia mai costruito: Versailles. Voluta da Luigi XIV, il Re Sole, è un edificio che si estende per centinaia di ettari e comprende vastissime zone di caccia, passatempo preferito del re. Inizialmente il re volle ampliare semplicemente il precedente castello per abitarvi e stare così lontano da Parigi, che considerava una città sporca e poco sicura. Col tempo la reggia divenne però la residenza anche dell’intera corte, che poteva così essere controllata dal re. Versailles divenne così una specie di prigione dorata, dove la nobiltà era costretta a rendere omaggio al re Sole per rimanere nelle sue grazie.

La reggia contiene al suo interno opere di valore inestimabile e, fedele ai propositi di grandezza del re, una galleria sfarzosissima, la celebre galleria degli spechi, che collega gli appartamenti del re a quelli della regina. Lunga 75 metri e larga 12 è il simbolo perfetto di quello che si intende con grandeur francese. I giardini della reggia sono decorati con centinaia di statue e fontane e possono essere visitati anche noleggiando delle biciclette.